segunda-feira, novembro 17, 2003

Questa nave fa duemila nodi

Um dos blogs portugueses mais “atentos” é o Mar Salgado. Os velhos lobos-do-mar têm link no forro direito da Gabardina, o que indica que são sua leitura diária. E não há dia em que, após a entrada na Nau Coimbrã (paragens por onde, como já terão compreendido os leitores mais assíduos, a Gabardina também se abre), um dos marinheiros não use a ligação do seu sitemeter para espreitar cá para dentro.

Assim sendo, a Gabardina decide oferecer aos homens ancorados entre a Ponte de Santa Clara e os destroços Ponte Europa um dos mais belos poemas do melhor cantautor italiano, Francesco de Gregori.

Chama-se I muscoli del capitano, e é a "cara" deles:

Guarda i muscoli del capitano
tutti di plastica e di metano
guardalo nella notte che viene
quanto sangue nelle vene.
Il Capitano non tiene mai paura
dritto sul cassero fuma la pipa
in questa alba fresca e scura
che rassomiglia un po' alla vita.
E poi il Capitano se vuole
si leva l'ancora dai pantaloni e la getta nelle onde
e chiama forte quando vuole qualcuno
c'è sempre uno che gli risponde.
"Capitano non te lo volevo dire
ma in mezzo al mare c'è una Donna Bianca
così enorme alla luce delle stelle
così bella che di guardarla uno non si stanca".
Questa nave fa duemila nodi
in mezzo ai ghiacci Tropicali
ed ha un motore di un milione di cavalli
che al posto degli zoccoli hanno le ali.
La nave è fulmine torpedine miccia
scintillante bellezza fosforo e fantasia
molecole d'acciaio pistone rabbia
guerra lampo e poesia.
In questa notte elettrica e veloce
in questa croce di novecento
il futuro è una palla di cannone accesa
e noi la stiamo quasi raggiungendo.
E il Capitano dice al mozzo di bordo
"Signor mozzo io non vedo niente
c'è solo un po' di nebbia che annuncia il sole
andiamo avanti tranquillamente".

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